14 Lug Evoluzione tecnologica in odontoiatria
Il settore medico e quello odontoiatrico in particolare hanno visto negli ultimi anni uno sviluppo tecnologico straordinario.
La diagnostica, la progettazione e la realizzazione dei manufatti protesici non possono ormai prescindere dall’utilizzo di tecnologie digitali.
Nella diagnostica l’introduzione della radiologia digitale, sia endo-orale che panoramica e 3D hanno rivoluzionato l’approccio alla diagnosi odontoiatrica mettendo l’operatore nelle condizioni di effettuare una valutazione immediata della situazione clinica del paziente.
Sofisticati programmi gestionali permettono al clinico di mettere sotto controllo gli aspetti clinici generali ed orali del paziente al fine di proporre dei piani di trattamento il più possibile vicini alle reali necessità del paziente valutando in modo attento il rapporto rischio/beneficio dei trattamenti proposti.
L’introduzione di programmi di previsualizzazione danno la possibilità al clinico di progettare virtualmente il risultato estetico delle terapie odontoiatriche per coinvolgere il paziente nei processi decisionali.
Attraverso la radiologia 3D si effettuano routinariamente le pianificazioni della posizione degli impianti dentali al fine di ottenere risultati sempre predicibili in termini di sicurezza e corretta posizione degli stessi.
Posizione guidata non solo dalle limitazioni anatomiche ma anche dalle esigenze protesiche.
La pianificazione implantare guidata abbinata alla tecnica “flap ness” cioè senza lembo, senza la necessità cioè di aprire i tessuti gengivali scoprendo l’osso e suturando conseguentemente, riduce enormemente gli esiti post operatori con mancanza di gonfiore e dolore con notevole confort per il paziente.
In questo modo è possibile costruire “in giornata” protesi provvisorie fisse in pazienti portatori di dentiera.
La rivoluzione digitale ha coinvolto anche la realizzazione dei manufatti protesici.
Si parte dalla presa dell’impronta che per molti pazienti risulta un incubo per il notevole fastidio derivante dal posizionamento in bocca dei “cucchiai”e delle paste atte a questo scopo.
L’introduzione degli scanner endo-orali utilizzabili in molti casi evita questa fastidiosa procedura ottenendo una precisione superiore alle paste tradizionali.
Per un migliore risultato finale il trasferimento dei dati al laboratorio, che costruirà il manufatto protesico, avverrà non solo con immagini fotografiche ma anche con l’utilizzo di uno spettrofotometro dedicato che rileva in modo preciso il colore.
Le tecniche di costruzioni delle protesi sono enormemente cambiate con l’introduzione del digitale anche in questo ambito.
La progettazione e la realizzazione dei presidi protesici avviene ormai in modo routinario con tecniche CAD-CAM con notevole miglioramento della precisione.
L’abbinamento a materiali innovativi “metal free” permette di ottenere risultati estetici molto vicini al dente naturale.
Da poco tempo è stata introdotta in odontoiatria l’ozono terapia già utilizzata in altri ambiti terapeutici.
L’ozono ha degli effetti biologici molto interessanti: disinfettante, antibatterica e antivirale, stimolante sui processi di guarigione.
Viene prodotto con particolari strumenti elettromedicali che trasformano localmente l’ossigeno in ozono O3 che perfonde facilmente all’interno dei tessuti .
Si riscontrano notevoli benefici nel trattamento delle afte mucose, nelle ulcerazioni, dei decubiti nella protesi mobili. Inoltre può essere usato come supporto nel trattamento delle infezioni parodontali,cioè delle varie forme di piorrea.
Dopo un intervento chirurgico l’applicazione dell’ozono riduce il gonfiore ed il dolore per la sua azione antibatterica e stimolante dei processi di guarigione.
Questo a tutto vantaggio del confort del paziente con minore limitazione della funzione masticatoria e del disagio post chirurgico.
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